Comprendiamo che pensare già al prossimo Natale, con molti di noi ancora in ferie (alcuni ormai solo mentalmente in ferie …) e con le temperature attuali (fa tanto caldo …), possa sembrare folle.
Eppure, per noi che ci occupiamo di pellet e soprattutto d’estate (parlare di come riscaldarci con queste temperature è masochistico!) è purtroppo necessario perchè in questi ultimi tempi le sorprese sui prezzi sono dietro l’angolo.
La scorsa stagione la guerra ha fatto impazzire i prezzi e ha messo in difficoltà molto serie sia commercianti che clienti. E questa prossima stagione, cosa accadrà?
Essenzialmente i prezzi di quello che è diventato ormai un bene di prima necessità sono certamente più bassi rispetto all’anno scorso, sia pur in aumento visto l’approssimarsi dell’alta stagione. Ma c’è un ulteriore elemento (questa volta di “certezza”!) che influirà sul costo del beneamato sacchetto di pellet.
Ricordiamo che per adesso, e fino a fine anno, il prezzo del pellet ha goduto dell’iva ridotta al 10%. Non si tratta di una misura definitiva, questo deve essere chiaro! Purtroppo l’ 1 gennaio 2024, senza un ulteriore intervento del governo, l’iva tornerà al 22%.
Quali conseguenze sul prezzo del sacchetto? Beh … i conti sono fatti! Se oggi il prezzo del sacchetto è … diciamo … 6,00 più iva al 10% (quindi 6,60 euro a sacco), a inizio anno, anche se non ci fossero adeguamenti per l’inizio dell’alta stagione, il prezzo diventerebbe automaticamente 7,32 euro sacco (con iva al 22%).
Niente male direi … per le casse dello Stato … intendo! Quindi, cosa fare? Si potrebbe sperare che entro fine anno il governo decida di prorogarci l’offerta sull’iva: sarebbe cosa buona e giusta, ma non tira quest’aria … sono sincero! Oppure ci si dovrebbe approvvigionare prima di fine anno, ma non sappiamo quanta materia prima c’è disponibile presso i produttori (i nostri cominciano a contingentarci i rifornimenti).
Quindi, lungi dal creare inutili allarmismi, offriamo solo qualche spunto di riflessione. Molti ancora attendono (non riusciamo a capire su quali basi) ribassi utopistici prima di rifornirsi mentre altri sono alla ricerca del prezzo migliore sulla piazza.
in ogni caso ci auguriamo che ciascuno riesca a soddisfare le proprie aspettative e che non si ripeta il dramma della scorsa stagione con prezzi assurdi e con disponibilità limitate. L’augurio è per tutti, ovviamente … commercianti e clienti!
P.S.: desideriamo ricordare (perchè non a tutti è chiaro) che il prezzo del pellet è praticamente stabilito a monte dalle fabbriche. I rivenditori NON hanno alcuna leva per influire significativamente sui prezzi di mercato!